Come controllare le cartelle esattoriali

 

Scordare il pagamento di imposte, smarrire un F24 relativo a una tassa e accumulare debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione può riguardare chiunque, anche cittadini onesti. Come verificare il proprio debito fiscale per effettuare il pagamento delle imposte arretrate prima che le sanzioni e gli interessi aumentino troppo?

Consultare lo stato del proprio debito fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è accessibile a tutti e farlo prima di ricevere un sollecito di pagamento potrebbe risultare vantaggioso. È altresì importante sapere se ci sono cartelle esattoriali in scadenza per poter procedere eventualmente alla loro rateizzazione prima che si verifichino intimazioni di pagamento, fermi amministrativi o, peggio ancora, pignoramenti.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione consente ai contribuenti di verificare il proprio debito fiscale, consultando direttamente il proprio portale da casa.

Di seguito, illustreremo passo dopo passo come accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate e verificare il proprio debito fiscale.

 

Controllare le cartelle esattoriali: come accedere al sito AdE

Verificare la propria situazione debitoria è semplicissimo. È sufficiente accedere al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, ed in alto a destra, all’interno di un riquadro blu, si trova la voce “Accedi all’area riservata”, che consente l’accesso al proprio profilo utente personale.

Cliccando su questa opzione, si apre un menù a tendina dove è possibile selezionare la propria categoria di utente e seguire la procedura, usando le proprie credenziali per accedere.

Le credenziali utilizzabili per accedere all’area riservata sono le seguenti:

  • SPID;
  • CIE;
  • CNS;
  • Credenziali AdE;
  • PIN INPS.

 


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Cartelle esattoriali: la sezione riservata

Dopo aver effettuato l’accesso, ci si trova all’interno del proprio profilo personale, da cui è possibile controllare diverse situazioni, tra cui la propria situazione debitoria e le eventuali cartelle già saldate.

All’interno della pagina, si trovano diverse opzioni tra cui:

  • Situazione debitoria – consulta e paga;
  • Definizione agevolata;
  • Documenti;
  • Se mi scordo;
  • Rateizza il debito;
  • Sospendi la riscossione;
  • Delega un intermediario.

Cliccando sull’opzione “Situazione debitoria – consulta e paga”, è possibile verificare la propria situazione debitoria dal 2000 a oggi, consultando anche eventuali versamenti già effettuati, rateizzazioni in corso, cartelle e avvisi, ovvero tutte le operazioni effettuate o in corso. Nella schermata successiva, è possibile selezionare la provincia in cui sono presenti documenti pendenti o spuntare la casella accanto alla voce “Elenco di tutte le province” per avere una visione completa della situazione.

Successivamente, è possibile scegliere se visualizzare i documenti da saldare o quelli già saldati. Se si seleziona “Da saldare”, verrà mostrata una lista di tutte le cartelle esattoriali e degli avvisi emessi che non sono ancora stati pagati integralmente.

 

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Come pagare un debito con l’Agenzia delle Entrate

Dopo aver identificato eventuali debiti nei confronti del fisco, è possibile procedere al pagamento utilizzando bollettini specifici. Attualmente, i pagamenti possono essere effettuati sia presso gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate, delle Poste o presso istituti bancari, sia tramite gli strumenti online disponibili.

Per effettuare il pagamento online, è sufficiente accedere all’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e completare la transazione utilizzando una carta di credito. In alternativa, è possibile utilizzare i servizi online offerti dalla propria banca, ad esempio attraverso un bonifico intestato all’Agenzia, anche se ci si trova all’estero.

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia stessa, è possibile effettuare un pagamento parziale tramite un apposito F24:

“Inoltre, il contribuente può pagare, anche in modo parziale, la cartella di pagamento relativa a imposte erariali e oneri accessori (inclusi compenso e spese dovute all’Agente della riscossione), compensandoli con i crediti relativi alle imposte erariali stesse. Per fare ciò, è necessario utilizzare il modello ‘F24 Accise’ (codice tributo RUOL).”

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