- Che cos’è un regime fiscale?
- Quali sono i vari regimi fiscali?
- Regime fiscale forfettario: come funziona?
- Regime fiscale semplificato: come funziona?
- Regime fiscale ordinario: come funziona?
Ogni regime fiscale stabilisce i tributi che un’impresa deve pagare, il metodo con cui vengono calcolate le tasse e le modalità di versamento delle stesse.
In Italia esistono diversi regimi fiscali, ognuno dei quali con le proprie caratteristiche e condizioni. Ad esempio, alcune attività sono soggette a un regime fiscale specifico senza opzioni di scelta, mentre altre possono deciderlo liberamente per avere una contabilità più accurata.
Che cos’è un regime fiscale?
Il regime fiscale consiste in un insieme di norme e obblighi che stabiliscono come un’azienda deve calcolare il reddito imponibile su cui verranno successivamente applicate le imposte e le tasse da versare annualmente. Ogni sistema fiscale stabilisce:
- i tributi che un’impresa deve pagare (Iva, Ires, Irpef);
- il metodo con cui vengono calcolate le tasse (con regime ordinario o forfettario);
- i metodi e le modalità di versamento delle tasse (modello F24).
In Italia esistono diversi regimi fiscali, ognuno dei quali con le proprie caratteristiche e condizioni da rispettare, vantaggi e limitazioni. La decisione sul sistema fiscale da adottare varia in base a diversi elementi. Ad esempio:
- attività svolta. Alcune sono soggette a regime fiscale specifico senza opzioni di scelta (come ad esempio i tabaccai che operano principalmente in forma individuale);
- volume d’affari. Il regime da adottare è determinato in base al volume d’affari;
- forma giuridica. Alcune società, in base alla forma giuridica prescelta, sono obbligate a seguire un regime fiscale specifico, senza opzioni alternative.
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Quali sono i vari regimi fiscali?
Attualmente, il sistema tributario italiano prevede tre principali regimi fiscali per le imprese e i professionisti:
- regime forfettario;
- regime semplificato;
- regime ordinario.
È importante ricordare che oltre ai regimi fiscali principali, ne esistono anche di speciali riservati a determinate categorie di impresa e che ogni regime fiscale si differenzia per determinati obblighi e adempimenti.
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Regime fiscale forfettario: come funziona?
Tipico per le aziende e attività di piccole dimensioni, il regime fiscale forfettario è molto comune per coloro che avviano, o intendono avviare imprese individuali che fatturano introiti relativamente bassi.
Infatti, in questo regime, vi possono rientrare le ditte individuali che non superano gli 85.00 euro di fatturato, senza considerare quale tipo di attività svolga. Nel caso di esercizio di più attività deve essere considerata la somma dei ricavi.
Nel regime forfettario, la tassazione è caratterizzata da una flat tax:
- 5% per i primi 5 anni di vita dell’azienda;
- 15% dopo i 5 anni di attività.
La particolarità della flat tax è che non si paga su tutto il reddito prodotto, ma soltanto su una percentuale di questo. La percentuale viene stabilita da un coefficiente di redditività calcolato in base alla tipologia di attività svolta.
Altre particolarità del regime fiscale sono:
- non è soggetto a IVA né nelle fatture emesse e né in quelle di acquisto;
- riduzione del 35% dei contributi previdenziali.
Regime fiscale semplificato: come funziona?
Mettendo a confronto il regime fiscale semplificato a quello ordinario (che vedremo tra poco), quello semplificato si caratterizza per avere meno adempimenti e costi inferiori rispetto all’ordinario.
Le società di persone, come S.a.s e S.n.c, e le ditte individuali possono accedere a questo regime a patto che, nell’anno solare, abbiano generato ricavi inferiori a:
- 500.000 euro per le prestazioni di servizi;
- 800.000 euro per tutte le altre attività.
Di conseguenza, rientrano sotto il regime semplificato tutte le ditte individuali che hanno sforato il limite stabilito dal regime forfettario (o chi decide di non aderirvi).
La determinazione del reddito avviene mediante il principio di cassa, per cui vengono inclusi solo costi e ricavi dei quali è avvenuta la manifestazione finanziaria.
Le tasse da pagare per chi è soggetto a questo regime sono:
- Irpef: tra il 23% al 43%;
- Irap;
- Iva trimestrale.
A queste tasse, si aggiungono poi, i contributi previdenziali.
Regime ordinario: come funziona?
Per tutte le imprese che superano i limiti stabiliti dal regime semplificato, si applica automaticamente il regime ordinario. Per alcune aziende è obbligatorio, come le società di capitali S.r.l. e S.p.a., e per le società di persone S.a.s. e S.n.c. e ditte individuali che hanno generato ricavi complessivi superiori a 500.000 euro per le prestazione di servizi e 800.000 euro per tutte le altre attività.
Il regime fiscale ordinario è applicabile anche per quelle aziende che lo scelgono autonomamente, ad esempio per tenere una contabilità più accurata ed ordinata, ma senza che vi sia alcun obbligo di legge.
Adottando una società di persona o una ditta individuale, la tassazione è molto simile al regime fiscale semplificato.
Invece se la forma giuridica è quella società di capitali, e in particolare la S.r.l, la tassazione cambia. Infatti, nella S.r.l, sarà obbligatorio pagare l’Ires al 24% più l’Irap. In merito all’IVA invece, nel regime fiscale ordinario si versa mensilmente e non trimestralmente.
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